C’era una volta il porto…
Sin dall’antichità, Mantinum, successore per vocazione al porto di Aleria e Mariana ormai divenuti terreni sedimentari e alluvionali a causa della presenza dei fiumi del Tavignano e del Golo, il sito di porto Cardo ha sempre mostrato un interesse per la navigazione ed il commercio con la “terraferma”
14 febbraio 1661: I Dodici Nobili decidono di costruire un primo molo (verde) nell’insenatura chiamata porto Cardo
1852: inizio della costruzione del molo del Drago (rosso)
1860: demolizione dello scoglio chiamato “Il leone” e ampliamento della banchina meridionale
Da Cardo al bacino di San Nicola
1838: delibera per la costruzione di un nuovo porto
1845: il progetto si delinea
1848: la decisione è adottata
1858: la compagnia di navigazione “Valery Company” stipula un contratto con lo Stato per il servizio marittimo nei porti corsi
1860: sblocco dei crediti grazie all’intervento di Napoleone III
1873: la compagnia di navigazione Valery perde il monopolio a favore della società Fraissinet
1890: i lavori compiuti sui moli non sono ancora stati ultimati
1895: Nonostante lo sviluppo delle navi a vapore, le navi a vela rappresentano ancora il 40% del traffico commerciale
1911: la Camera di Commercio e Industria conduce la direzione del porto.
Tra le due guerre
1920: la Camera di Commercio e Industria ottiene la concessione ufficiale del Porto
1935: chiusura parziale del pontile del Fangu
1939: illuminazione delle due rive, della Rive e del Fangu
1943: il bombardamento distrugge quasi tutte le strutture portuali
Dicembre 1944: il porto è ancora congestionato dai relitti: “Tiberiade”, “Sidi Mabrouk” e “Mont Agel”
Ricostruzione
1948: la Compagnia Generale Transatlantica succede alla Compagnia Fraissinet sulla linea marittima della Corsica
1956: la ricostruzione dei capannoni è finita
1963: restano da ricostruire le banchine nord-est ed est; la prima nave di movimentazione orizzontale entra in servizio
1975: messa in servizio del molo adibito ai traghetti
1979: tempesta centennale, il porto subisce danni significativi
1987: demolizione di 4 capannoni e parcheggi
1990: estensione del piazzale conquistato sul mare ed adibito agli sbarchi
Il porto moderno
1956: la ricostruzione dei capannoni è finita
1996: il porto di Bastia si ammodernizza: creazione di due terminal marittimi, ristrutturazione degli sbarchi
2002: assetto del territorio (spazi verdi, parcheggi, fontane, nebulizzatori)
2004: installazione di apparecchiature operative dinamiche (messaggistica variabile, pannelli luminosi, informazioni in tempo reale, ecc.)
2006: rinnovo della concessione del porto di Bastia da parte della Collettività Territoriale della Corsica, che fà le veci dello Stato dal 2005
2009: rinforzo dei terrapieni meridionali
2011: ristrutturazione del capannone 5
2017: ampliamento del terrapieno nord-est
2018: riabilitazione del Terminal Sud